Archeologia industriale

Cartiera La Buca (già La Tana)

Questa è una delle poche fabbriche a portare nel tempo la produzione originaria. L’edificio, situato nel percorso della gora Aldobrandina, conserva sotto le volte a botte del piano terreno i macchianri che servivano per lavorare la carta. La notizia più antica che documenta la produzione della carta in questo stabilimento risale al 1319.

Area Boschi

In quest’area nacquero le prime industrie vetraie colligiane. Nel 1820 il vetraio francese François Mathis impiantò la prima fornace colligiana, utilizzando una parte dell’antico convento di Sant’Agostino. Ancora oggi possiamo vedere parte di una ciminiera.

Le Gore

Canali di poco più di un metro di larghezza e di profondità che portano l’acqua dell’Elsa in Colle e che, per oltre novecento anni, hanno fornito la forza motrice a tutti gli opifici e le industrie operanti della città.

Cartiera dello Spedale del Refugio (Cartiera di Mezzo)

L’edificio presenta bene ottantotto finestroni ai due piani superiori degli essiccatoi, dove nel 1968 fu ricoverato parte del materiale alluvionato delle biblioteche fiorentine. Il complesso comprendeva antiche concerie, la sede dell’Arte dei Calzolai e un ospizio della Fraternita di San Giovanni Battista.

Acquedotto – Cisterna il Torrione

Documenti riportano che tra la Porta Vecchia e il rispettivo antiporto si trovava una raccolta per le acque. Il Torrione ricopre il ruolo di cisterna di queste acque.